Piet Mondrian, Composition with large red plane, yellow, black, gray and blue (1921)
La poesia è anche incontro, una geometria di rette a volte parallele, altre volte perpendicolari. Similmente al quadro di Mondrian un reticolato vivo e riccamente colorato. Nell’ambito della nuova rubrica Versi Trasversali, presentiamo la poesia di …
CLAUDIA PICCINNO
Il piano b
Brillai di luce autonoma
alla periferia del tuo sguardo,
ribellandomi al pensiero
di un sentire irrazionale.
Macinai chilometri di asfalto
per ancorare al terreno ogni mio passo,
ingurgitando dubbi per non volare altrove
e poi schiantarmi al suolo.
Di un credo e di un colore sbiadito
improvvisa corazza rimediai
per non concedere al cuore
vane attese o subdole speranze.
Non avevo considerato il piano b
quello che l’anima persegue a suo volere,
e che ti vede oggetto di un approdo
nei meandri sconfinati di un abbraccio.
Nelle latitudini delle tue braccia
io riposerò.
Duetto indissolubile
(storia di una nonna e una bambina)
Era là… acciambellata ai suoi piedi
in ascolto partecipe
annotando quelle rune d’autunno
come fosse vangelo.
Intuiva il privilegio dell’oralità
serbando nello scrigno degli esempi
il dire e il fare,
il pane che lievita incontri,
le conserve ribollenti amore.
Si accanì la sorte
sulla nonna e la bambina,
duetto indissolubile.
L’anziana guida divenne
piccolo pulcino senza piume
bisognoso di passi felpati
che attutissero la corsa
di cellule impazzite.
La bambina si mutò in chioccia
covando soluzioni alternative
per rinfoltire il piumaggio
e lucidare le ali della nonna ferita.
Alcuni voli non obbediscono alla traiettoria
Invocando la ricerca
si asseconda la vita
impedendo ai malanni
di mutarsi in tiranni
questa lezione impartì il pulcino…
la bambina la divulgò per l’aia intera
amando, leggendo, ricordando.
Al cippo di Sabbiuno di Piano
(Bologna)
Li ho portati i miei studenti
al cippo di Sabbiuno di Piano
a leggere quei 34 nomi tenendoci per mano.
Arno e Vanes erano con noi a dir più volte
non eravamo eroi,
non c’erano né buoni né cattivi,
c’era la guerra
e urgeva difendere la nostra terra.
Ci narrarono il coraggio del Romagna
di Franco Franchini nome di battaglia
di quando assalì il casale del Guernelli
per liberare i compagni
in gabbia come uccelli.
36 furono i caduti in quel 14 ottobre del’44
ma 34 i nomi riportati
perché del polacco e del tedesco
i documenti non furon ritrovati,
s’erano uniti alla settima brigata
e al distaccamento di Franchini;
così ora sanno i miei bambini
a chi la scuola di campagna è intitolata.
La rotaia pigra
(sull’incidente ferroviario in Puglia luglio 2016)
Immutato scorcio
d’arco obliquo
in un percorso
circolare e tortuoso
si tinse di rosso all’improvviso.
Batteva il tempo
la rotaia pigra
in un incedere
senza logica alcuna
senza meta prevista
se non la tangibile empatia
dei segni d’acqua
e la loro ostinata ricerca d’intensità
imprigionata in una normalità agognata
e a volte ripudiata.
Batteva il tempo
la rotaia pigra
tra quesiti esistenziali
e indomiti perché
senza soffocare
irrazionali voglie
e immotivati sguardi,
curiosità remote
e intuizioni accidentali.
Batteva il tempo
la rotaia pigra
finché stridula frenò
su un compromesso.
Sui cavi
Sono esposti al pubblico dominio
i sentimenti pubblici e privati
dei nativi digitali.
Non più piccioni viaggiatori
o serenate al chiaror lunare.
Eppure
nei panni stesi ad asciugare
si condensa iridescente
voglia di socializzare
per scongiurare con un bip
la desolazione di silenzi
troppo a lungo trattenuti.
S’acquieta sui cavi
la solitudine
dei giorni odierni.
Dolore e forza
Sto abitando il tuo dolore madre mia.
Sento le vene tumefatte delle tue braccia.
Annuso il rantolo di un cuore stanco.
Guardo il tuo sonno intermittente
come la goccia che cade lenta
a ricucire l’ennesimo strappo di un corpo martoriato.
Ho respirato la tua forza senza averlo mai saputo
sin dal mio viaggio nel tuo liquido amniotico.
Questa è l’eredità della tua stirpe… madre.
Dolore e forza.
E rinascita.
Perché insieme a te rinascerò
ancora una volta, oggi come ieri,
domani e sempre.
Ci sono eredità che si moltiplicano,
come fossero spilli sopra
l’asse di equilibrio.
Dolore e forza.
E rinascita.
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