Nell’ambito della rubrica Prisma lirico, oggi presentiamo le poesie di Maria Allo, la fotografia di Daniele Gozzi. In calce link  e/o una breve biografia degli autori.

Tutto dipende da come vedi  l’oscillare delle cose : le stagioni , i nomi, le perdite, le voci dei bambini  che il mare avrebbe dovuto trattenere,  finché ogni cosa si fa consueta in un modo che non hai bisogno di capire. Eppure salda qualche verità rimane :  nessuno può più esentarsi  dalle crudeltà del tempo.

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Non posso andare senza una vera meta
C’è una pagina da dire con parole diverse
direbbe questa casa fino alla scogliera.
Così cerco un coraggio obliquo
che bruci nel profondo e percorra la sabbia
su una spiaggia nuda , ma se ascolto …
voci flebili di bimbi
pagine cancellate dalla risacca
rimbombano nelle orecchie.
Dovunque
*
Che cosa può rimuovere l’amore?
La nostra luce in cenere
stride su arenili increduli fin nelle radici
sbiadisce assorta sul fondo del mare
non questa materia grezza
dovunque.
*
In fondo non è niente.
Come l’amore
Il tempo striscia sui seni dell’attesa
moltiplica impronte nel deserto
a volte brutale , ma vale tutte le parole
e in ogni duna ripiega il suo tramonto.
dovunque

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Eppure ti sento come l’aroma del caffè fumante
attraverso le ossa a ostacoli sul mare
dannata raffica dolente
anche se il tuo volto svanisce e la tua ombra.

*

Il sole attraversa l’albero di casa
si fa splendente la tenda bianca
un uccello prende il volo
di fuoco gli occhi in un varco
tra la finestra e i giorni.
Se questa è ancora luce
e non invece questo tempo precario
come delirio per camminare ai bordi
prendimi anche se sui gesti e le parole
il silenzio di tanto in tanto cade fra le ali
e la luce in fondo a una fessura.

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testi di Maria Allo

fotografie di Daniele Gozzi

Diplomato alla scuola di Belle Arti “Adolfo Venturi” a Modena, Daniele Gozzi lavora come grafico dalla notte dei tempi. Da sempre appassionato di fotografia, grazie anche alle moderne tecnologie digitali, interpreta in modo personale e creativo le “normali” immagini che cattura con l’obiettivo, cercando di ottenere risultati piacevoli all’occhio e alla mente. Il suo è un viaggio senza tema fisso, un vagare nelle emozioni catturate in uno spazio-tempo indefinito. Nel settembre 2011 la prima personale al Palazzo Comunale- Cantine degli Scolopi di Fanano. Nel 2012 “apre” un gruppo fotografico su Facebook e con diversi di questi artisti porta avanti una collettiva, che si apre a gennaio 2014 con una prima esposizione nello spazio “Art in Loft” di Modena, poi a quello del Palazzo Comunale di Castelvetro (Mo) e infine ancora nel Palazzo Comunale-Cantine degli Scolopi di Fanano (Mo). Nell’ottobre 2013 partecipa con 4 opere, alla quinta edizione del Med Photo Fest di Catania e da settembre 2013 a luglio 2014, a 10 collettive tenute allo “Spazio E” di Milano.